Uno, due, tre. Retata. La triplice mazzata in pochi giorni a tre dei mandamenti cardine di Cosa nostra palermitana, ha il sapore dell’en plein, anche se magistrati e investigatori sono ben consapevoli che la mafia è un iceberg con troppe punte ancora da prosciugare. In copertina su S Newsmagazine della Sicilia, le maxi operazioni condotte a San Lorenzo-Tommaso Natale, Resuttana e Porta Nuova, con tutte le foto segrete dei summit, le intercettazioni e i pedinamenti: uno speciale di 28 pagine che svela i retroscena di una mafia in continuo fermento, tra liti e lotte per il potere da mantenere o conquistare, in una dimensione di controllo pressoché assoluto dell’economia nei quartieri sotto il giogo mafioso.
Nella sezione Economia, la seconda uscita dell’inchiesta sui lidi balneari, nel mezzo della scacchiera aperta tra governo italiano e Commissione Ue, divisi sull’apertura alla libera concorrenza delle concessioni sui lidi. S fa il punto dell’intricata questione, pubblicando l’elenco completo delle concessioni siciliane, con nomi, cognomi, ditte, estensioni delle aree concesse e canoni versati. Spazio anche allo stato di salute dell’economia siciliana, il cui Pil prende potenziale ossigeno dagli investimenti pubblici ma resta alle prese con le crisi del settore agricolo ed edile.
Per la politica, ampia intervista a Enrico la Loggia, padre-pioniere di Forza Italia: nelle sue parole il quadro – poco confortante – del dibattito politico in Sicilia e in Italia.
In pagina pure l’emergenza infinita della Valle del Belice a oltre mezzo secolo dal sisma che la devastò, e adesso davanti all’aumento esponenziale dei tumori per le assenti strategie di smaltimento dell’amianto.
Intanto, Catania, sfiancata dalle emergenze e dai black out, mette in campo la nuova giunta, tra vincenti e scontenti, e guarda, in provincia, allo scioglimento per rischio di infiltrazioni mafiose, del consiglio comunale di uno dei più importanti centri vitivinicoli, Castiglione di Sicilia. Mentre arrivano i rinvii a giudizio per l’affare Interporti, che vede coinvolti, fra gli altri, Gaetano Armao e Marco Falcone, che si sono passati il testimone dell’assessorato regionale all’Economia dalla giunta Musumeci al governo Schifani.
Last but not least, le rubriche consuete di firme come Claudio Fava, Felice Cavallaro, Antonio Nicaso, Alessandro Dagnino, Vincenzo Scalia.
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