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Quel magma chiamato mafia, S torna in edicola e in digitale Con due diverse copertine – una per la Sicilia occidentale, l’altra per quella orientale – e un allarme che suona all’unisono: la mafia prende colpi e perde pezzi nelle sue gerarchie più alte, ma resta viva e (pre)potente. Un magma che controlla e gestisce inarrestabile in modo capillare la vita quotidiana di città e quartieri. Sul nuovo numero spieghiamo e facciamo vedere il come, il chi, il dove. Il sempre di un male radicato nella società e nella quotidianità di tutti. Dando voce anche ai vescovi siciliani e al loro aut-aut ai mafiosi: o Cristo o il malaffare. In pagina, anche approfondimenti e inchieste di politica, amministrazione, economia, con un’intervista all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, fresco di riabilitazione, e al suo progetto maturo di restituire alla Democrazia Cristiana i suoi fasti storici; e un ampio focus sulle infrastrutture aeroportuali e portuali, attese al passo decisivo della svolta.
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Splash, azione!
Ed emozione continua, esplosa anche sul grande schermo, assicurata dal duo Colapesce-Dimartino, protagonisti della cover story di I Love Sicilia. Fra nuovi sogni - realizzati - e prossimi progetti del pluripremiato duo siciliano che ha sbancato (ancora) Sanremo, il racconto di un’amicizia e di una partnership artistica che incanta il mondo dello spettacolo e onora la Sicilia. Sempre e solo fuori dai cliché.
Ma non è tutto: in pagina anche la straordinaria parabola artistica di Tvboy, oggi fra i mostri sacri della street art più apprezzati del pianeta, e un ampio reportage sulla Sicilia che esce - vittoriosa e ambiziosa - dall’ultima Borsa internazionale del turismo, con un’offerta che si arricchisce sempre più di declinazioni e scoperte.
E il consueto, eppure inedito, corredo di personaggi che danno volto alla Sicilia fuori e dentro l’Isola, stili, arti, design, architettura, tendenze, gastronomia, vini e oli d’eccellenza.
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Quel magma chiamato mafia, S torna in edicola e in digitale
S da domani torna in edicola ed è già disponibile in versione digitale.
Con due diverse copertine - una per la Sicilia occidentale, l’altra per quella orientale - e un allarme che suona all’unisono: la mafia prende colpi e perde pezzi nelle sue gerarchie più alte, ma resta viva e (pre)potente. Un magma che controlla e gestisce inarrestabile in modo capillare la vita quotidiana di città e quartieri. Sul nuovo numero spieghiamo e facciamo vedere il come, il chi, il dove. Il sempre di un male radicato nella società e nella quotidianità di tutti. Dando voce anche ai vescovi siciliani e al loro aut-aut ai mafiosi: o Cristo o il malaffare.
In pagina, anche approfondimenti e inchieste di politica, amministrazione, economia, con un’intervista all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, fresco di riabilitazione, e al suo progetto maturo di restituire alla Democrazia Cristiana i suoi fasti storici; e un ampio focus sulle infrastrutture aeroportuali e portuali, attese al passo decisivo della svolta.
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Sotto i 40 , eppure sull’onda piena della ribalta politica: sono i sette golden boys & girls della politica siciliana, cui I Love Sicilia dedica la copertina del numero 187 che approda in edicola e online.
Strade, orientamenti e ispirazioni diversi, ma un unico grande quesito: come imprimere la svolta decisiva alle sorti della Sicilia senza ripetere gli errori del passato.
Sicilia che cambia e Sicilia che già c’è: all’interno, oltre all’ampio servizio che svela il profilo del ‘prefetto dei prefetti’, il commissario dello Stato Ignazio Portelli, i volti di attori come Fabrizio Ferracane e Vincenzo Ferrera, protagonista della fortunata serie ‘Mare fuori’.
Ancora, le immancabili rubriche di vita, arte e sapori, dal grande design progettuale a firma siciliana alla nuova avanguardia di osterie e trattorie metropolitane, dalle ultime notizie su chi il vino lo penso e lo fa, cioè i nostri enologi rampanti, all’olio d’eccellenza, fino all’arte in mostra fuori e dentro la Sicilia, al cinema, alla letteratura e alle tradizioni gastronomiche mai scomparse o riscoperte.
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Nuova grafica e nuovi contenuti: il 28 gennaio torna il newsmagazine S S, il newsmagazine della Sicilia, scaricabile in versione digitale qui, ritorna in edicola sabato 28 gennaio. Nuova grafica, nuovi contenuti, oltre all’ampia sezione dedicata alla mafia e all’impegno investigativo e civile per batterla, che di S, da questo numero diretto da Roberto Benigno, è il marchio distintivo, antico e inedito allo stesso tempo. Copertina dedicata naturalmente alla storica fine della latitanza di Matteo Messina Denaro; all’interno, uno speciale di quaranta pagine curato dal vicedirettore Riccardo Lo Verso: dal contesto nel quale è maturata la cattura alla fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori, dall’eredità mafiosa che grava sugli ultimi latitanti nel mirino degli investigatori ai dettagli inediti di vita, affetti e complicità dell’ex superlatitante. Proprio alle colpe e al ruolo della rediviva ‘borghesia mafiosa’ evocata dal pm Maurizio de Lucia - inerte o addirittura impegnata nella protezione, insieme silente e clamorosa, del boss - è dedicata l’ampia analisi di Felice Cavallaro, storica firma del Corriere della sera. S non dimentica la mafia palermitana e i suoi ribollenti equilibri, con un’esclusiva sulle voci intercettate e sulle immagini dei summit di capimafia e ‘uomini d’onore’ dei mandamenti di Porta Nuova, Brancaccio e Resuttana. Non solo mafia: attualità, economia e Regione S si arricchisce di altre sezioni, dedicate rispettivamente alla politica e all'amministrazione della Regione, e all’economia. Nella prima spiccano i servizi dedicati ai conti e agli appalti della Regione, una intervista al nuovo presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e un servizio su cosa fanno oggi i suoi predecessori; la sezione economica fa invece il punto sulla dirittura d’arrivo del caso Blutec di Termini Imerese, mentre il tempo stringe per il bando che riguarda la cessione dello stabilimento ex Fiat. Firme e rubriche S guarda oltremare, con la rubrica mensile Mafie degli altri mondi, a firma del giornalista e scrittore con base a Toronto, in Canada, Antonio Nicaso, che getta uno sguardo profondo sui fenomeni di criminalizzata in tutto il pianeta. Claudio Fava, giornalista, già deputato e presidente della commissione antimafia dell’Ars, sigla invece Controcanto, punto di vista privilegiato nella rubrica di approfondimento politico. E a proposito di approfondimento, le indicazioni del docente universitario Vincenzo Scalia sulle più importanti pubblicazioni in tema di criminalità organizzata, con la sua rubrica dedicata ai libri. Questo a tanto altro nel nuovo numero di S in edicola da sabato 28 gennaio. Buona lettura.
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Il numero dei numeri: in edicola e in digitale I Love Sicilia 186, l’ultimo dell’anno e il primo del nuovo, e della nuova storia del potere in Sicilia. Tra chi sale, chi scende e chi entra per la prima volta nell’Olimpo del potere, è il numero dedicato all’appuntamento, tanto storico quanto denso di costanti sorprese, con i Cento potenti di Sicilia. Appuntamento che torna dopo 20 mesi e dopo la doverosa attesa dei risultati elettorali che hanno cambiato il volto delle istituzioni parlamentari nell’Isola e nella Penisola. Non solo politica, ovviamente: anche tanta impresa, finanza, relazioni, influenze, fino a chi il potere se lo prende oppure ce l'ha grazie alla forza della risata o della bellezza.
I Love Sicilia non finisce qui: svela, fra l’altro, due stelle del palcoscenico, come il “crack” della pop music Beatrice Quinta e l’attore Filippo Luna. Con il consueto, eppure inedito, contorno di personaggi, tendenze, arti, design, architettura, sapori e gocce di vino e di olio di eccellenza.
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I love Sicilia 185
Natale con i tuoi, con i nostri: i nostri chef fuoriclasse, fregiati di stelle Michelin, reduci dall’exploit da record della cucina siciliana per numero di riconoscimenti della famosa guida, offrono ai lettori di I Love Sicilia un ricco ricettario, dagli antipasti ai primi, dai secondi ai dessert, per menù da realizzare e gustare sulle tavole di casa, imbandite a festa.
Tratti di stile irripetibile che, nel numero in edicola, dilagano in altri campi del lifestyle di qualità: la scelta dei regali unici da fare o da… farsi, quella dei vini e degli oli d’eccellenza della nostra Isola.
E le arti, le tendenze, i personaggi che della Sicilia incarnano storia e modernità.
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I love Sicilia n.184 è in edicola. Un destino e un’inedita sfida, per Renato Schifani, in passato presidente del Senato e appena entrato da governatore della Sicilia a Palazzo d’Orléans. Schifani si racconta, fra vita, famiglia e vocazione politica, a I Love Sicilia, fra le mura di casa sua, affiancato dalla moglie e dai mille ricordi immortalati nelle foto alle pareti che narrano di un amore sconfinato per il mare e per la Sicilia. Ancora altri personaggi e talenti e storie dentro e fuori dall’Isola insieme alle tendenze, i sapori, il design, le stille inimitabili del vino e dell’olio di Sicilia.
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Fiorello, Sicilia.
In una manciata di sillabe la grande storia, i sorrisi leggeri e le risate irresistibili, il connubio inossidabile che lega il grande showman a tutti noi, alla sua Isola. Rosario Fiorello si racconta a I Love Sicilia a cuore aperto e a sipario appena chiuso sul suo tour nelle città siciliane.
Una cover story che svela segreti, aneddoti e riflessioni e che è guarnita, nelle altre pagine del numero 183 in edicola, dalle tante facce e storie che portano il nome della Sicilia in giro per il mondo della cultura, della buona tavola, del buon bere, del relax, del design, del lifestyle.
I love Sicilia è in edicola in tutta la Sicilia. -
Tenere sono le notti siciliane, sempre, per Domenico Dolce e Stefano Gabbana. La coppia di stilisti si racconta a I Love Sicilia, per la cover story del numero doppio di agosto e settembre che arriva in edicola. Notti come quelle appena trascorse sulle passerelle di Siracusa e Marzamemi, per la presentazione delle nuove collezioni di alta moda, alta sartoria e alta gioielleria. E tanto altro stile da sfogliare, fra arte, design, cucina, architettura, vacanze, cinema, letteratura, vino e olio di eccellenza. Scopri il nuovo numero di I love Sicilia in edicola e online.
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Torna in edicola il nuovo numero del Mensile S fondato da Francesco Foresta e diretto da Antonio Condorelli. In occasione del trentennale delle Stragi il magazine d’inchiesta dei siciliani dedica uno speciale alle bombe di via D’Amelio e ai tanti interrogativi ancora senza risposta: analizzati documenti e sentenze (gli articoli e le interviste sono curate da Rosario Sardella, Rino Giacalone, Laura Distefano e Fernando Massimo Adonia). Non possono mancare le inchieste sulla mafia: Josè Trovato firma “L’album di Cosa nostra” con le immagini del boss ucciso a Palermo e i “Padrini di Villagrazia e Santa Maria”. Laura Distefano, invece, ha curato l’approfondimento dal titolo “Il triunvirato” sulla mafia catanese: in esclusiva ci sono i verbali di un aspirante pentito. La Procura europea ha scoperto la ‘nuova tangentopoli in salsa sicula’, le carte nell’articolo curato da Giuseppe Spallino. Saul Caia racconta l’ultimo capitolo della saga del Sistema Siracusa. Elena Giordano fa il punto sulla politica siciliana con “Il dilemma di Nello”. Siamo entrati dentro l’Istituto di Medicina Legale di Unict, il reportage di Laura Distefano. Rino Giacalone ha intervistato il giornalista e scrittore Salvo Palazzolo per il suo ultimo libro dedicato ai Graviano. Per Uomini di Legge l’intervista di Giuseppe Spallino al giudice Giuseppe Di Lello.
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Grande e possibile. È l'Impresa Sicilia, in rampa di lancio se farà le scelte giuste. Quelle scelte che si chiamano green, energia e intermodalità nel Mediterraneo. Sul volto e nelle parole di Riccardo Di Stefano, palermitano, presidente nazionale di Confindustria Giovani, la cover story di I Love Sicilia. E poi l'estate: quella dei circoli a mare, quella delle arti, dei personaggi che fanno più bella la Sicilia, dei sapori e dei vini che la fanno più buona.
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Maurizio è un ragazzo siciliano di buona famiglia, con un’insaziabile sete di sapere e la volontà di essere protagonista del proprio tempo, manifesto di grandi cambiamenti. Attraverso lo sguardo lucido e disincantato del giovane, il lettore è trascinato nella Palermo degli anni Settanta, nei suoi luoghi affascinanti eppure soffocati da profonde ingiustizie. La lotta armata, la droga, la mafia, un gruppo di amici stretti da un legame antico e all’apparenza indissolubile, le cui scelte metteranno a dura prova fino al tragico epilogo. Sullo sfondo, un’Europa i cui echi del Sessantotto si respirano per le strade e il desiderio di Maurizio di attingerne a piene mani. Un viaggio in autostop, percorso di crescita tra scoperte e disinganni da non cui non si potrà più tornare indietro.
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Grande e possibile. È l'Impresa Sicilia, in rampa di lancio se farà le scelte giuste. Quelle scelte che si chiamano green, energia e intermodalità nel Mediterraneo. Sul volto e nelle parole di Riccardo Di Stefano, palermitano, presidente nazionale di Confindustria Giovani, la cover story di I Love Sicilia. E poi l'estate: quella dei circoli a mare, quella delle arti, dei personaggi che fanno più bella la Sicilia, dei sapori e dei vini che la fanno più buona.
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Il Mensile S, fondato da Francesco Foresta e diretto da Antonio Condorelli, torna in edicola. In questo numero numerose inchieste e approfondimenti. Saul Caia, corrispondente del Fatto Quotidiano, è riuscito a intervistare in gran segreto il collettivo che ha tappezzato Palermo dei manifesti “No mafia”. E sempre Caia racconta l’ultimo atto del Sistema Amara a Siracusa. Andiamo alla mafia. Su Palermo Josè Trovato lo speciale ‘Il trono del boss’ con tutti i verbali e le intercettazioni dell’ultimo blitz nel regno di Carmelo Giancarlo Seidita. A Catania Laura Distefano firma l’inchiesta “Trema il traforo” analizzando i verbali degli ultimi pentiti e delle ultime inchieste ricostruisce la cupola dei Mazzei. A Trapani Rino Giacalone rivela i segreti del mercante d’arte di Messina Denaro Becchina (con la replica). A Messina Gianluca Rossellini ha curato “gli Affari di Famiglia” con infiltrazioni di mafia e politica nell’Alcantara. Trovato svela i particolari di un delitto a Enna. Rosario Sardella invece, a 26 anni dal suo omicidio, racconta i misteri legati all’infiltrato Luigi Ilardo. E Giuseppe Spallino ha intervistato il magistrato Caselli che incontrò Ilardo pochi giorni prima che fosse ammazzato a Catania. Sempre Spallino firma due interviste, Francesco Lena racconta le ferite subite come vittime del sistema Saguto, per la rubrica Uomini di Legge si confessa il giudice Costantino De Robbio. Chiude questo numero la recensione di Francesco Massimo Adonia del reality book"Quando prevenire è peggio che punire - Torti e tormenti dell’Inquisizione Antimafia”
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Palermo prescelta come capitale del design, l’intera Sicilia nel cuore. In copertina e nella cover story in italiano e in inglese, su I Love Sicilia il top designer giapponese - alla guida del luogo culto dello stile e dell’arte a New York, Clarence House - la sua storia, la sua fascinazione per le civiltà e le arti dell’Isola. Yoshida occuperà con la propria mostra tutti e tre i piani del Loggiato San Bartolomeo, dal 3 giugno al 14 luglio, con arazzi, dipinti, carte d’arte, mentre in progress ci sarà una maxi opera dedicata a Palermo e la collaborazione con studentesse e studenti dell’Accademia delle Belle Arti: la città sognata, la città dell’UTOPIA - questo il titolo dell’esposizione – possibile. Attorno e di seguito, tanto altro design d’alto profilo, con le creazioni di Marco Merendi e la principesca villa costruita da un architetto siciliano sul Mar Rosso; un viaggio attraverso i circoli siciliani nel nuovo dualismo tennis-padel; personaggi come Uccio Missineo, fresco direttore di Millionaire, o il duo Michael Roberts-Rupert Everett ‘beccato’ a Palermo. E poi sapori, viaggi da sogno o da relax, vini e oli d’eccellenza, automobili di ultima generazione, mostre, libri, cinema. E non finisce qui...
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Il Mensile S è nuovamente in edicola. Il magazine d’inchiesta siciliano fondato da Francesco Foresta e diretto da Antonio Condorelli, con il coordinamento di Laura Distefano dedica un lungo speciale al trentennale delle stragi: Rosario Sardella racconta il giudice Giovanni Falcone da una nuova e inedita prospettiva. Rino Giacalone scandaglia la parte più oscura della storia degli eccidi di Capaci e via D’Amelio che è strettamente legata a Matteo Messina Denaro, Fernando Massimo Adonia analizza il silenzio-assenso dei catanesi sull’attacco frontale allo Stato sferrato da Riina, Elena Giordano intervista Beppe Lumia, Giuseppe Spallino per la rubrica Uomini di Legge ha incontrato il giudice Michele Guarnotta, figlio del magistrato Leonardo del pool antimafia che ha istruito il maxi processo. Sulla mafia militare, Laura Distefano firma i due approfondimenti sui verbali del soldato di Porta nuova a Palermo Alessio Puccio e sulle rivelazioni del giovane boss dei Nizza Salvatore Scavone. Josè Trovato svela il progetto di trasformare Enna in una Colombia (siciliana) del narcotraffico. Mafia e voti: nel processo ‘Black Cat’ è stata depositata un’informativa del 2012 dove un boss intercettato tira in ballo il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Giuseppe Spallino rivela i contenuti scottanti. Josè Trovato analizza i punti focali dell’inchiesta sui concorsi di Medicina a Palermo. Gianluca Rossellini da Messina, infine, spiega la ricerca dell’Università che seguendo le orme delle piramidi potrebbe rivoluzionare l’arte del restauro.
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Il nuovo numero del mensile “S” fondato da Francesco Foresta e diretto da Antonio Condorelli è in distribuzione ed entro giovedì 14 dicembre sarà presente in tutta la Sicilia. Al suo interno ci sono inchieste esclusive, acquistabili anche online
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La Sicilia che non ti aspetti, stupefacente nelle tenebre, negli scatti del grande fotografo Rafael Herman, che la sceglie come punto di partenza e di snodo della propria campagna mondiale contro l'inquinamento luminoso.La cover story è un'anteprima assoluta di I Love Sicilia sulla mostra che Herman inaugurerà il 22 aprile a Palazzo Sant'Elia a Palermo.In pagina, le storie, i personaggi, gli stili, l'arte e i sapori della Sicilia e dei siciliani che la valorizzano anche fuori dai suoi confini. A partire da Luca Parmitano, cui dedichiamo un'ampia intervista. "La stazione internazionale luogo strategico di cooperazione. La mia Sicilia? Non la lascio mai, neppure quando sono lontano". Parola di astronauta.
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In edicola il nuovo numero del Mensile S diretto da Antonio Condorelli e fondato da Francesco Foresta. Ecco un’anticipazione delle inchieste, approfondimenti e intervista. Ecco un’anticipazione di interviste, approfondimenti e inchieste. Mafia, politica e reportage di guerra. Dal sei aprile arriverà in edicola il nuovo numero del Mensile S, fondato da Francesco Foresta e diretto da Antonio Condorelli. La struttura del giornale si consolida con il coordinamento, già da diverso tempo, di Laura Distefano. Il nostro inviato Rosario Sardella vi porta direttamente in Ucraina, nelle zone di confine: un reportage con foto esclusive e le testimonianze di chi fugge dalla guerra e dalla morte. Lo speciale include il ritratto storico-politico di Vladimir Putin curato da Fernando Massimo Adonia e l’analisi geopolitica del conflitto firmata da Antonio Giordano. Non possono mancare le inchieste sulla mafia siciliana. Il viaggio attraverso il tesoretto di Cosa nostra comincia da vicolo Pipitone di Palermo - l’ex scannatoio dei corleonesi - dove alcuni anni fa i finanzieri cercavano il tritolo per l’attentato a Nino Di Matteo, secondo il pentito Galatolo lo avrebbe avuto Vincenzo Graziano, a cui ultimamente hanno sequestrato un patrimonio di 10 milioni di euro. La cronaca è affidata a Laura Distefano. Poi andremo con il giornalista Rino Giacalone a Trapani, dove la Dia ha confiscato i beni a Giuseppe Ruggirello, considerato il prestanome del boss Virga. Giuseppe Spallino ha intervistato il cacciatore di latitanti, il magistrato Alfonso Sabella. In esclusiva, nell’articolo di Laura Distefano, pubblichiamo i memoriali del nuovo pentito catanese Carmelo Liistro. Il giornalista Josè Trovato vi racconta le accuse mosse dalla procura di Palermo all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza nell’ambito dell’inchiesta sui dati Covid. A Messina Gianluca Rossellini ci porta nella valle dei veleni dove sorge la raffineria di Milazzo. Giuseppe Spallino ci aggiorna sull’inchiesta di malasanità relativa alla morte del piccolo Luigino. Chiudiamo con la rubrica ‘Donne di legge’, Laura Distefano intervista l’avvocato Maria Floria Burgaretta.