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  • S 147 Cover Catania - Digital Version Due copertine, una per la Sicilia occidentale e l’altra per la parte orientale dell’Isola. E un solo S, Newsmagazine della Sicilia, com’è consuetudine. La prima: Stanati. Nei luoghi - tanti, troppi - dove i mafiosi si sentono come nelle proprie case e uffici. Carcere compreso. Il numero in edicola dedica un ampio servizio a nomi, volti, foto, lettere, intercettazioni, persino schermate di videochiamate in cella, al malaffare di Cosa nostra che si insinua nei quartieri e in tutti i gangli dell’economia, anche legale della città. Senza risparmiare il carcere di Pagliarelli, dove gli inquirenti hanno scoperchiato un’autentica ‘cupola’ in zione e ai posti di comando. L’altra cover story analizza ai raggi X equilibri politici e amministrativi del nuovo Comune di Catania nell’appena iniziata era Trantino: composizione del consiglio tra new entry, ex ‘impresentabili’ eletti, veterani. E arie di fronda, pur dentro la massiccia maggioranza che sostiene il primo cittadino, atteso adesso al disinnesco dei ‘mal di pancia’ attraverso le nomine di sottogoverno nelle aziende partecipate. In pagina, un’ampia intervista e una giornata trascorsa con Leoluca Orlando, che racconta il suo anno da non-sindaco analizzando errori, prospettive. Non senza bacchettate. A chi gli è succeduto e a… se stesso. E poi, oltre alle rubriche delle nostre firme Claudio Fava, Felice Cavallaro, Antonio Nicaso, Vincenzo Scalia, Alessandro Dagnino, le pagine politiche, con l’intervista al segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo; ed economiche, con la filiera siciliana del grano che rischierebbe il tracollo se non venisse dipanata la matassa europea delle autorizzazioni all’uso di diserbanti. E con la grande spina delle concessioni balneari, in procinto di attraversare una rivoluzione normativa: su S l’analisi della situazione siciliana, con numeri, costi e dati.
  • Due copertine per due exploit, sul nuovo numero di I Love Sicilia, in edicola e in digitale: il boom del cinema in Sicilia e, per l’edizione distribuita nella parte orientale dell’Isola, la conquista di Palazzo degli Elefanti a opera di Enrico Trantino, nuovo sindaco della città etnea. Ciak, Si… cilia: quel rumore secco che è battesimo di ogni scena e, per l’Isola del cinema, una storica promessa mantenuta, nell’anno che la consacra terra di record assoluti per numero e qualità di produzioni cinematografiche, e vera Mecca per gli addetti ai lavori di tutto il mondo. Al grande set Sicilia dedichiamo, un ampio servizio di copertina: tutti i principali set allestiti e in corso, le storie, i volti, le star, i grandi appuntamenti di Taormina con l’anteprima e la storia delle riprese siciliane di Indiana Jones 5, le location, i vagiti del Gattopardo, in lavorazione a Palermo e in tante altre parti dell’Isola. Il nuovo sindaco di Catania è protagonista di un’intervista con foto esclusive realizzata nel giorno del suo giuramento, agli albori della nuova difficile avventura da inquilino di Palazzo degli Elefanti, tra politica, famiglia e ambizioni da… chef. In pagina, i volti e la bellezza scoperta della Sicilia, e non solo per diritto di nascita, come per l’intervista a Ilaria Capua, celebre virologa già in prima linea nella lotta al Covid, che a Palermo ha ricevuto la laurea honoris causa in Medicina e approda con il suo messaggio divulgativo anche a teatro. Ancora, tra gli altri, i volti di Tommaso Pagano, l’ingegnere siciliano che, dietro le quinte e con le mani nei poderosi cilindri della Ducati MotoGp, ha contribuito a portare al successo mondiale la scuderia di Borgo Panigale; e di Michele Romeo, il musicista non vedente che negli States ha trovato consacrazione e ispirazione. E poi i tesori di Menfi, arte, cultura, cibo, vini e oli, viaggi, la mappa dei festival estivi, i libri, la moda, gli immancabili eventi. Seguici su Instagram e Facebook!
  • Quel magma chiamato mafia, S torna in edicola e in digitale   Con due diverse copertine – una per la Sicilia occidentale, l’altra per quella orientale – e un allarme che suona all’unisono: la mafia prende colpi e perde pezzi nelle sue gerarchie più alte, ma resta viva e (pre)potente. Un magma che controlla e gestisce inarrestabile in modo capillare la vita quotidiana di città e quartieri. Sul nuovo numero spieghiamo e facciamo vedere il come, il chi, il dove.  Il sempre di un male radicato nella società e nella quotidianità di tutti. Dando voce anche ai vescovi siciliani e al loro aut-aut ai mafiosi: o Cristo o il malaffare. In pagina, anche approfondimenti e inchieste di politica, amministrazione, economia, con un’intervista all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, fresco di riabilitazione, e al suo progetto maturo di restituire alla Democrazia Cristiana i suoi fasti storici; e un ampio focus sulle infrastrutture aeroportuali e portuali, attese al passo decisivo della svolta.
  • Cinquanta ricette per raccontare profumi, colori e sapori della Sicilia. Altrettanti cuochi, alcuni anche stellati, che regalano assaggi e combinazioni nati dalla saggezza antica, dall'assidua ricerca e dal desiderio di rivalutare il territorio e i suoi migliori prodotti. I primi, i secondi di carne o di pesce, i dolci della tradizione, ma anche gli sfizi, ovvero i piatti unici per un pranzo più fresco e veloce, e infine le ricette light, per mangiare bene e non rinunciare alla linea. È questa la racconta di ricette semplici ma di sicuro effetto che, dalle pagine di I love Sicilia arriva sulle vostre tavole per accompagnarvi con gusto in occasione. Autore: a cura di Nino Aiello Collana: I libri di I love Sicilia Formato: mm. 120x165 Pagine: 228, a colori ISBN: 978-88-96499-35-1   “Una raccolta di ricette, di più cuochi, è una sorta di invito a fare un viaggio, un itinerario goloso fra i territori di Sicilia, carni, verdure, pesci, oli e altri ingredienti di qualità. Quegli stessi che, unitamente agli straordinari vini dell’Isola, rendono la nostra terra meta appetibile e appetita di viaggiatori golosi, i quali, alle bellezze architettoniche e paesaggistiche, ai mille spunti culturali che una realtà eminentemente “meticcia” offre ad ogni angolo, uniscono il richiamo del cibo e del vino. È per questo che abbiamo deciso di dar vita a un viaggio virtuale, che ci condurrà, sull’onda del gusto e del piacere, a girovagare fra antipasti, primi piatti, succulenti secondi e dolci stuzzicanti. Offrendoci la possibilità di leggere le varie aree geografiche siciliane, attraverso le mille sfumature di ingredienti e piatti tipici, con una lente di ingrandimento diversa e sottile: quella della gola”. Nino Aiello   Per richiedere la copia cartacea di questo volume chiama lo 091 7308921 o scrivi a info@casaeditricenovantacento.it
  • Gaetano Savatteri, giornalista, nato a Milano nel 1964, cresciuto in Sicilia, per Sellerio ha pubblicato La congiura dei loquaci (2000), La ferita di Vishinskij (2003), Gli uomini che non si voltano (2006) e Uno per tutti (2008). Autore di testi teatrali e libri d'inchiesta, ha scritto il saggio I siciliani (Laterza, 2005) e il volume I ragazzi di Regalpetra (Rizzoli, 2009). Vive e lavora a Roma.   Autore: Gaetano Savatteri Collana: I libri di I love Sicilia Prezzo: € 9.90 (copia Cartacea) Pagine: 128 Rilegatura: Libro in brossura Formato: mm. 120x170 ISBN: 978 88 96499 09 2 Per richiedere la copia cartacea di questo volume chiama lo 091 7308921 o scrivi a info@casaeditricenovantacento.it
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  • In edicola e in copia digitale il nuovo numero di S Newsmagazine della Sicilia. Colpi alla mafia, volti, nomi e parole di boss e gregari, tanto a Ovest quanto a Est dell’Isola, con due copertine, una per la Sicilia occidentale e l’altra per la zona orientale. Un sisma che ha già mandato le prime violente avvisaglie e che minaccia di irradiarsi a lungo e in profondità, sconvolge il mondo del narcotraffico, con epicentro a Trapani e Palermo, nei servizi di copertina per l’edizione della Sicilia occidentale: le facce e i nomi della gente della droga, svelati da un’inchiesta partita dalle rivelazioni di un neo collaboratore di giustizia. Tremano a decine, tra capi, corrieri, manovali e collusi, dalla provincia più occidentale dell’Isola fino a importanti famiglie dei mandamenti del capoluogo e al mercato nazionale, nei suoi gangli calabresi e romani. Su S anche la pubblicazione integrale di uno dei verbali più significativi e inquietanti degli interrogatori di Matteo Messina Denaro, adesso libero dagli omissis: il boss recentemente scomparso in versione ‘avvelenatore di pozzi’ parla (e tace) dei rapporti con i capi più influenti di Cosa nostra, dei traffici di stupefacenti e dell’omicidio del piccolo Di Matteo. A Catania l’operazione ‘Malerba’ scoperchia e travolge uno dei fortini più impenetrabili del traffico in città e provincia: il dedalo di viuzze e isolati attorno a via Capo Passero. Un meccanismo perfetto, fatto di vedette, spartizioni territoriali, corrieri, adesso inceppato dalle indagini. Anche politica e vita pubblica, sul nuovo numero: l’inchiesta sui costi indefiniti - e in lievitazione - per il trasferimento dei rifiuti all’estero; e le pieghe, minacciose per i conti della Regione, dell’accordo Stato-Regione.
  • Giancarlo Licata, giornalista professionista, lavora alla Rai. Ha ricevuto il Premio internazionale Ischia – Giornalista dell'anno per l'informazione sul Mediterraneo (2008). Ha lavorato per nove anni al Sole 24 ore e ha collaborato con numerose riviste. È stato responsabile della Redazione Siciliana della Rai (1994-2001) ed attualmente è responsabile della Redazione Rai Med – Mediterraneo. È stato anche Direttore responsabile di Dimensione Sicilia (dal 1981 al 1986). Fra gli altri riconoscimenti: il Prix Faro d'oro du meilleur magazine per “Mediterraneo del Centre Méditerranéen de la Communication Audiovisuelle di Marsiglia (2008), il Premio internazionale Euromediterraneo “Vignola” dei Rotary Sicilia-Malta (2008), l'Alfredo Cattabiani (2004), il Premio internazionale Best Practice pubblico-privato (2004), il premio internazionale “Mondello” (2004), il Premio dell'Accademia del Mediterraneo per l'informazione (2003). Finalista alla 50a edizione del Premio Riccione per il Teatro, il più autorevole riconoscimento per la scrittura teatrale, con l'opera prima Il bambino del sentiero (2009). Per richiedere la copia cartacea di questo volume chiama lo 091 7308921 o scrivi a info@casaeditricenovantacento.it
  • Autore: Vincenzo Lo Re -  Avvocato penalista classe 1960, esercita a Palermo. Questo romanzo è il secondo che dedica a Giorgio Nicosia, avvocato ironico e single suo malgrado, già protagonista di Come un castello di sabbia, pubblicato nel 2009 con la stessa casa editrice.

    Giorgio Nicosia è un avvocato penalista quarantenne, single per necessità: dai tempi del liceo, viene sistematicamente abbandonato dalle sue fidanzatine con la classica formula “prendiamoci una pausa di riflessione”. Innamorato della sua professione, si imbatte ogni settimana in processi assai diversi, molti dei quali finiscono per presentare aspetti grotteschi e ai limiti del comico. La telefonata di una vecchia collega di università impegnata nel volontariato lo proietta in una lotta ad armi impari contro criminali che sfruttano i minori dei quartieri a rischio di Palermo. Le indagini di Giorgio si intrecceranno in maniera inaspettata con l’arresto della primula rossa di Cosa Nostra, dopo una latitanza durata trent’anni, e con l’omicidio di un illustre politico siciliano. Il finale del racconto si sposta nei dintorni di una villa storica sui Nebrodi, proprietà di una affascinante nobildonna siciliana, di cui Giorgio, inevitabilmente, si innamora: riuscirà questa volta a scongiurare il consueto abbandono?

    La spedizione del libro cartaceo e la possibilità del ritiro in sede sarà riattivata  dal 6 settembre 2021

  • Ritratti luminosi di donne iconiche, in un viaggio tra parole, suoni e immagini. Domenico Pellegrino con Iconic Women rende lo spettatore protagonista di un’esperienza interattiva grazie a contenuti di realtà aumentata accessibili dal proprio smartphone: le animazioni nei ritratti e l’ascolto della raccolta dei testi scritti da Eleonora Lombardo, intitolata "Ètuttapparenza". Donne siciliane del mondo dello spettacolo hanno letto i racconti offrendo un'interpretazione personale e autentica delle icone (in ordine alfabetico: Stefania Auci, Giusina Battaglia, Stefania Blandeburgo, Emma Dante, Marianna Di Martino, Donatella Finocchiaro, Eleonora Lombardo, Ester Pantano, Stefania Petyx, Barbara Tabita. Con la partecipazione speciale della figlia Anna Sofia Pellegrino, insieme ai bambini del Teatro Ditirammu di Palermo). Scarica l'app gratuita Aria Platform per scoprire i contenuti speciali tra le pagine. ISBN 978-88-96499-62-7

    L'autore

    Domenico Pellegrino (classe ‘74) è un artista siciliano, scultore e creatore di installazioni urbane luminose. Il suo è un lavoro di sintesi tra Heritage e futuro, raccogliendo dal passato della cultura mediterranea per trasformarlo in qualcosa di contemporaneo e innovativo. Viene riconosciuto come l’artista della luce, per la sua capacità di disegnare in modo innovativo con le luci tipiche delle feste patronali del Sud Italia. Non solo luce, Pellegrino si esprime attraverso la scultura. Le opere di Pellegrino sono realizzate secondo tecniche artigianali tramandate da generazioni in generazioni; le sculture policrome – quasi classiche nell’intenzione, dedicate ai supereroi – ricalcano certi accenti propri della sicilianità, certe connotazioni caratteriali o culturali afferenti all’isola e al mediterraneo tutto. Nel corso della sua carriera ha tenuto 28 mostre personali e partecipato a 76 mostre collettive, Le opere di Domenico Pellegrino sono parte di collezioni museali in Italia e all’estero e tra le più importanti collezioni private.
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    Autore: Giovanni Chiappisi - Quando nacque a Palermo, era il 1954, non sapeva ancora cosa fare (dubbio, questo, che l'accompagna ancora adesso). All'anagrafe fa Giovanni, Salvatore, Maurizio, Maria, perché i genitori capirono subito che al piccolo – già predisposto alle minchiate – serviva una protezione autorevole. Ha esplorato la strada delle radio libere, quella dell'automobilismo sportivo senza una lira in tasca e infine quella della vita in barca dove ha soggiornato comodamente per anni. Poi, come tutti quelli che non sanno fare nulla, è diventato giornalista, al Giornale di Sicilia. E la sua vita è cambiata: adesso, per le minchiate, lo pagano pure. PS. In tarda età si è nascosto per tre anni in Brasile dove, per campare, si è inventato proprietario di una regia taverna sul mare. E oggi ha scoperto che, oltre al mal d'Africa, esiste anche il mal del Brasile. PPS. Questo è il suo primo romanzo.
  • Angelo Vecchio, con il piglio secco di chi cronista lo è stato per tutta la vita, attraverso gli occhi e la penna del suo protagonista, Michele Caruana, ci fa rivivere storie d’amore, di morte, di sangue, ma anche episodi divertenti, astuzie e simpatici incidenti “del mestiere”, in un susseguirsi di vicende, nelle quali la cronaca si intreccia talvolta al giallo, al mistero e al thriller.
  • Una trasferta iniziata come una rilassante vacanza, ad assaggiare buon cibo e sorseggiare whisky ad un piano bar in un lussuoso hotel. Ma Giorgio Nicosia, avvocato di Palermo, ancora non sa che il suo cliente, eccentrico e spregiudicato, lo coinvolgerà in un'intricata rete di casi dal sapore losco che unisce la Sicilia a Beirut, a Lampedusa, a Milano passando per la Svizzera e gli Stati Uniti. Districandosi tra cadaveri, donne fatali e intrighi internazionali, l'avvocato tornerà finalmente nell'Isola in cui, come ama ripetere Nicosia, si trova tutto e il contrario di tutto. Come un castello di sabbia è un insolito giallo che miscela insieme gli scenari internazionali tipici della spy story, il meccanismo del mistery e le atmosfere del legal thriller. Con una narrazione che sceglie sempre il registro dell'ironia, Vincenzo Lo Re avvocato penalista, difensore di parte civile di Davide Grassi nel processo per l'omicidio del padre, Libero, racconta una storia che ricorda tante pagine oscure della cronaca recente, intrecciando affari loschi, luoghi della memoria e caratteri che rispecchiano tic e debolezze del nostro tempo. La spedizione del libro cartaceo e la possibilità del ritiro in sede sarà riattivata  dal 6 settembre 2021  
  • Fabio Casano è nato nel 1965 a Palermo, dove vive e lavora come impiegato. Scrive da alcuni anni. Suoi racconti sono stati pubblicati in antologie edite dalla casa editrice Perrone.

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  • Scritti in un lungo arco temporale, figli di diverse occasioni e ispirazioni, i racconti de La città incredibile hanno uno scenario comune: Palermo. Una città che incredibile non sa di esserlo, che sbuca dagli angoli delle strade nelle intense descrizioni di Ballarò e della Vucciria, mai folkloristiche, ma piuttosto moderne ed inaspettate. Una città che emerge nelle ossessioni dei suoi abitanti, piccoli uomini e donne, vividi ritratti poetici o satirici, grotteschi o toccanti. Attraverso storie dal finale spesso a sorpresa, Giacomo Cacciatore disegna un microcosmo che rimane unico nel suo genere, pur essendo specchio di tanti altri. Un mondo che siamo invitati ad indagare e riscoprire con meraviglia.
  • La memoteca di Marco Pomar, con la prefazione di Giacomo Cacciatore, è una variegata raccolta di racconti che mescola la fantasia alla vita reale, il sorriso alla riflessione amara, il ricordo agrodolce del passato con la verosimiglianza di accadimenti paradossali ma possibili. Piccola collezione di memorie, stralci di vita vissuta, eventi raccontati in prima persona ma anche riferiti da fittizi giornali, lettere o addirittura dai pettegolezzi di piazza e dalle chiacchierate da caffè, mescola diversi registri narrativi.
    La morte misteriosa di uno stimato compaesano che solleva le chiacchiere di un piccolo paesino, la fine di un amore analizzata da punti di vista differenti, una gara di nuoto in cui si intrecciano i pensieri dei protagonisti, le riflessioni di un uomo senza cuore, e ancora sorprendenti sedute psicanalitiche che diventano occasione di indagine sulla felicità e sui bizzarri comportamenti umani. Questi sono solo alcuni spunti di questa raccolta ricca di humour e sagacia, ma anche di profonde riflessioni sulle controversie dell'anima.
      Marco Pomar è nato a Palermo una quarantina d’anni fa, mal contati. Amante della scrittura, non sempre ricambiato, gestisce un blog di racconti, una squadra di nuoto, una di pallanuoto, non sempre in quest’ordine. Teorico della superiorità del racconto sul romanzo, almeno fino a quando non ne scriverà uno, ha pubblicato, insieme ad altri sette scriventi, il libro corale Un’estate a Palermo, edito da Ernesto Di Lorenzo. Ha vinto anche qualche concorso letterario, ma è troppo riservato per ammetterlo. Dopo avere sperimentato quasi tutti i lavori, escluso il posteggiatore abusivo e il comandante di navi, adesso collabora con la cooperativa antiracket Solidaria e con la sua polisportiva, la Waterpolo Palermo. Ma cosa faccia davvero di lavoro non si è mai capito. Questo è il suo primo libro, e l’autore minaccia che non sia l’ultimo. Per richiedere la copia cartacea di questo volume chiama lo 091 7308921 o scrivi a info@casaeditricenovantacento.it
  • Dall’invettiva al mascheramento, dall’attacco alla fiaba, cambia il linguaggio della politica ma non cambiano i politici: è raro come quindici interviste possano restituire l’istantanea di una Sicilia immobile nelle parole di chi dovrebbe governarla. Da 25 anni cronista attenta agli equilibri della politica siciliana, ed ai suoi rapporti con l’imprenditoria spesso occulti e inconfessabili, Elena Giordano ha acceso il suo registratore davanti a quindici leader isolani, da Faraone a D’Alia, da Musumeci a Cancelleri, da Cuffaro a Schifani, passando per Claudio Fava e Beppe Lumia e da tutti ha raccolto il medesimo refrain: ‘’amo la Sicilia e farò di tutto per riscattarla’’. A leggere le risposte si resta investiti da una folata di scirocco che copre di sabbia il vuoto progettuale e segna il passaggio, atteso dal dopoguerra e mai realizzato, dall’etica dell’intenzione a quella della responsabilità: un immobilismo che a distanza di 25 anni, con Dell’Utri in carcere e Berlusconi (che alla Sicilia peggiore deve buona parte della sua tranquillità), di nuovo protagonista della scena politica, riporta le lancette dell’orologio della storia al dopo stragi, in una società, non solo siciliana, inceppata nei meccanismi della democrazia e conseguentemente nella sua crescita civile ed economica. Buttanissima per scelta, o stuprata da oltre lo Stretto, la Sicilia che viene fuori dalle quindici interviste è una zattera galleggiante in un Truman Show: non affonda perché non esiste. E quando allora viene da chiedersi che cosa la tiene a galla, le parole dei quindici escono di scena per lasciare il posto all’eterno duello tra l’antimafia dei pupari e le maschere di massoni e mafiosi che dietro le quinte continuano a decidere, in memoria di Tomasi di Lampedusa, i destini di 5 milioni di siciliani. Oggi, per descriverla, bisogna disseppellire Pirandello, Sciascia, che la considerava irredimibile, ci aveva azzeccato a metà: nell’aula bunker di Palermo i giudici di Palermo, smentendo l’altra sua profezia, hanno dimostrato che lo Stato è in grado di processare se stesso.

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